Unieuro Piacenza, il lungo addio: una ventina di dipendenti già usciti

Passato il clamore della protesta pre-natalizia, i dipendenti piacentini di Unieuro sono tornati alla vita di tutti i giorni: ufficio, computer, riunioni e contratti. A cambiare, e di molto, è però la prospettiva: il primo maggio, infatti, scatterà la cassa integrazione per tutto il personale della sede direzionale di Piacenza, per cui è stata decisa la chiusura a seguito dell’unificazione in un solo gruppo con Marcopolo Expert. Sono 118 i lavoratori coinvolti, un lungo addio che ha già visto una ventina di colletti bianchi accedere a incentivi e bonus per poi ricollocarsi altrove. Una operazione che probabilmente quasi tutti gli altri colleghi metteranno in campo entro la fine dell’anno, per godere così dell’incentivo maggiorato all’esodo. Una trentina di persone, come previsto dal piano sottoscritto tra azienda e sindacati, dovrebbe essere trasferita nella sede di Marcopolo Expert di Forlì: qualcuno è ormai sul punto di accettare, altri ci stanno pensando, altri ancora hanno dato la propria disponibilità ma sarebbero alle prese con una proposta economica tutt’altro che soddisfacente.

Nel frattempo il clima all’interno della sede piacentina è pesante, in molti sono chiamati a smaltire le ferie arretrate, qualcuno deve subire la “beffa” di affiancare coloro che presto lo sostituirà. Il primo maggio non è poi così lontano e per queste persone non sarà certo la festa dei lavoratori.

Fonte: La Libertà

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Il Sole 24 ore: Operazione Unieuro-MarcoPolo Expert,188 esuberi tra Piacenza e Cuneo

NDR: Come spesso capita i titoloni dei giornali sono fatti per fare rumore e dire che il 30% degli esuberi verrà salvato di rumore ne fa tanto. 
La dura realtà è che la nuova proprietà mette sul piatto due anni di cassa integrazione. Per legge però il secondo anno viene concesso solamente se 30% del personale verrà ricollocato.

Ciò che quindi è probabile accadrà è che circa 24 persone verranno prima licenziate dall'azienda "Unieuro" e poi ri-assunte a Forlì da "MarcoPolo", a oltre 230 Km di distanza. 
Il cambio di sede è una faccendo odiosa e si sa, non serve citare i casi di dipendenti che dovrebbero cambiare vita e farla cambiare anche alle proprie famiglie, ma oltre a questo rimangono tutt'ora ignote le condizioni di tale ri-assuzione.
Veniamo ora all'articolo:

Due anni di cassa integrazione, incentivi all’esodo e l’impegno a ricollocare il 30% dei 188 esuberi previsti tra i due centri direzionali di Piacenza (118 persone) e Monticello d’Alba, nel Cuneese. Sono i paletti dell’accordo raggiunto ieri che segna il futuro del quartier generale di Unieuro, dopo il via libera dell’Antitrust, tre settimane fa, all’ingresso del retailer dell’elettronica nella galassia Sgm-Marco Polo Expert.

Un primo compromesso locale, firmato in Provincia di Piacenza tra amministrazione, sindacati e nuova proprietà (la faccia di Sgm è la newco Venice Holding), che non scioglie però gli interrogativi sul futuro degli altri 2mila dipendenti della rete distributiva Unieuro (un centinaio di negozi in tutta Italia), che aspettano la scadenza, in primavera, del contratto di solidarietà per capire che futuro si delinea, ora che fanno parte del secondo colosso nazionale nell’elettronica di consumo retail (dietro a Mediamarket) con 173 punti vendita nel Paese e 1,3 miliardi di ricavi. Il passaggio, all’85%, dalle mani britanniche di Dixons Retail al gruppo distributivo romagnolo (il più grande associato del gruppo Expert con un’ottantina di insegne MarcoPolo nel Paese e circa 1.800 addetti tra rete commerciale e base amministrativo-logistica a Forlì) ha creato infatti qualche sovrapposizione nel Centro-Nord Italia.

“La nuova proprietà che ieri era seduta con noi al tavolo in Provincia non ha delineato procedure di licenziamento, ma quello che succederà il prossimo anno è assolutamente in divenire”, spiega il segretario della Fisascat-Cisl di Parma e Piacenza Michele Vaghini, soddisfatto per l’accordo raggiunto, perché non solo amplia ammortizzatori sociali e incentivi rispetto alle previsioni iniziali, ma salva la sede logistica piacentina e l’ottantina di addetti che vi lavorano, con l’ipotesi di un suo possibile rafforzamento, spostando parte delle attività Sgm che oggi gravitano su Forlì.

“L’intesa raggiunta non era scontata, è il frutto di una trattativa lunga e delicata che ci ha permesso di mitigare gli effetti della prevista chiusura totale”, premette l’artefice dell’accordo per il centro direzionale-amministrativo Unieuro, l’assessore provinciale al Lavoro di Piacenza, Andrea Paparo. Per una sessantina dei 188 esuberi si prevede il ricollocamento, tra trasferimenti a Forlì e rilancio della logistica piacentina, a tutti gli altri saranno garantiti, a partire da maggio 2014 (scadrà il 30 aprile il precedente contratto di solidarietà) due anni di cassa integrazione straordinaria (manca ora la firma al ministero) e incentivi all’esodo: 8 mensilità per chi ha meno di sei anni di anzianità aziendale (e altre 4 di “acceleratore” per chi si dimette entro dicembre 2014) e 17 mensilità, più 5 di bonus per chi decide entro un anno, per i lavoratori di vecchia data”.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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Unieuro, la firma in Provincia. Paparo: “Mitigati gli effetti della chiusura”

accordoFirmato in Provincia a Piacenza l’accordo tra le parti sociali e la proprietà nella vertenza Unieuro. Dopo una lunga trattativa, non si è riusciti a mantenere sul territorio il centro direzionale, ma si sono “mitigati” gli effetti della sua chiusura, come ha commentato l’assessore al Lavoro Andrea Paparo. Ecco le sue dichiarazioni.

“E’ un accordo frutto di un lungo lavoro di mediazione in queste settimane, siamo riusciti a mitigare gli effetti della chiusura di Unieuro che non avremmo mai voluto. Abbiamo strappato l’impegno di mantenere il 30 % di occupazione, dando due anni di cassa integrazione, da 8 a 17 mesi di mensilità di buona uscita ai lavoratori, e l’impegno a mantenere a Piacenza la parte logistica. Nonostante tutto credo che l’esito sia stato positivo. Dobbiamo ringraziare il senso di responsabilità dei lavoratori che hanno accettato l’intesa, e quello dell’azienda, e anche tutte le istituzioni, l’alternativa sarebbe stato il peggio per il nostro territorio”

“Grazie alle istituzioni per il raggiungimento di questo accordo. Credo che si sia trovata una soluzione ragionevole per garantire un futuro un po’ piú sereno per i lavoratori di Piacenza e di Monticello. L’impegno, come azienda, é quello di cercare soluzioni di reimpiego dei lavoratori nell’ambito delle relazioni che quotidianamente intratteniamo. Lo ha affermato Andrea Scozzoli, amministratore delegato di Unieuro.

L’assessore comunale Franco Timpano ha sottolineato: “Abbiamo gestito una trattativa difficile. Abbiamo cercato di rendere il futuro delle persone che saranno oggetto di licenziamento, piú sereno. Con la società vogliamo lavorare per potenziare la logistica a Piacenza”. Domani ci sarà un incontro, in tal senso, con il dott. Scozzoli. Quest’ultimo ha sottolineato l’intenzione di non abbandonare il territorio piacentino; anzi, si intende potenziare la logistica nella nostra città. “Il polo piacentino – ha detto – sarà fondamentale per l’azienda”.

Michele Vaghini Cisl Piacenza dice: “Quando si trova un accordo che prevede il licenziamento di lavoratori il sindacato non puó essere felice. Il sindacato ha cercato di salvaguardare la forza occupazionale e di dare piú ammortizzatori sociali possibili ed incentivi all’esodo agli altri a lavoratori”.

Giuliano Zuavi (Filcam Cigl): “Soddisfazione per il risultato raggiunto in modo faticoso; pensiamo sia soddisfacente. la partita non é chiusa, il discorso economico rimane aperto: nei futuri appuntamenti si individuerà la ricollocazione dei lavoratori e a che condizioni ció verrà fatto”.

L’ACCORDO – L’accordo prevede il salvataggio del magazzino piacentino (su cui il Comune di Piacenza avvierà un confronto per un possibile sviluppo), la ricollocazione del 30% del totale dei dipendenti dei due centri direzionali (si ricorda che i lavoratori dei centri direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba ritenuti in esubero sono complessivamente 188: di questi 118 solo a Piacenza) e 24 mesi di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori non ricollocati. L’accordo prevede inoltre un sistema di incentivi all’esodo molto vicino alla proposta avanzata al tavolo della trattativa dalle istituzioni piacentine. La crisi, lo si ricorda, si era aperta con il sì all’accordo tra le società Dixons e Sgm per l’acquisizione da parte di Sgm-Marco Polo Expert della catena Unieuro (con la conseguente chiusura delle due sedi dell’azienda a Piacenza e Monticello d’Alba).

IL COMUNICATO UFFICIALE

UNIEURO, FIRMATO L’ACCORDO IN PROVINCIA: “SFORZO CONGIUNTO PER TUTELARE IL PIÙ POSSIBILE I LAVORATORI”
Dopo settimane di trattativa la chiusura della vertenza che coinvolge 118 lavoratori piacentini e 70 di Monticello d’Alba

E’ stato siglato questa mattina nella sede della Provincia di via Mazzini l’accordo per i lavoratori di Unieuro. Il risultato arriva dopo settimane di una delicata trattativa coordinata e voluta dall’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo dopo che, in ottobre, si era aperta la crisi con il sì all’accordo tra le società Dixons e Sgm per l’acquisizione da parte di Sgm-Marco Polo Expert della catena Unieuro (con la conseguente chiusura delle due sedi dell’azienda a Piacenza e Monticello d’Alba).
L’accordo – che era stato già approvato nel pomeriggio del 10 dicembre dall’assemblea dei lavoratori – prevede il salvataggio del magazzino piacentino, la ricollocazione del 30% del totale dei dipendenti dei due centri direzionali (Piacenza e Monticello d’Alba, dove sono ritenute in esubero 188 persone, 118 solo a Piacenza) e 24 mesi di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori non ricollocati. L’accordo prevede inoltre un sistema di incentivi all’esodo molto vicino alla proposta avanzata al tavolo della trattativa dalle istituzioni piacentine.
“Avremmo preferito non trovarci in questa situazione – ha sottolineato l’assessore Paparo – ma l’impegno congiunto delle istituzioni, dell’azienda e delle parti sociali ha consentito di raggiungere una soluzione che tutela il più possibile i lavoratori”. “Ringrazio – ha aggiunto l’amministratore delegato di Unieuro Andrea Scozzoli – i partecipanti alla trattativa: il lavoro di tutti ha consentito di trovare una mediazione ragionevole. L’impegno dell’azienda è ora di cercare soluzioni di reimpiego dei lavoratori”. “Abbiamo preso parte – ha detto l’assessore alla Promozione e sviluppo del territorio del Comune di Piacenza Francesco Timpano affiancato questa mattina dall’assessore al Lavoro del Comune di Piacenza Luigi Rabuffi – a una trattativa difficile nel contesto di una situazione drammatica. Il risultato raggiunto ha consentito di evitare il peggio e contestualmente di avviare un percorso di rilancio dell’attività logistica”.
Al tavolo anche le parti sociali. “Si è cercato – ha detto Michele Vaghini (Fisascat Cisl di Parma e Piacenza) – di salvaguardare al massimo la forza occupazionale e il lavoro non è ancora concluso: importante è stato mantenere a livello locale la trattativa”. “La partita non è chiusa – ha concluso Giuliano Zuavi (Filcams-Cgil) – occorre adesso porre massima attenzione sulle condizioni con le quali verranno ricollocati i lavoratori”. L’accordo è stato sottoscritto anche dalla Uiltucs Uil Piacenza (rappresentata da Vincenzo Guerriero), dalle organizzazioni sindacali della provincia di Cuneo, dalle istituzioni della Provincia di Cuneo e dai rappresentanti dei lavoratori.

 

Fonte: PiacenzaSera

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Unieuro, c’è l’accordo. Paparo: «Importante aver mantenuto la trattativa a livello locale»

L’accordo prevede il salvataggio del magazzino piacentino, la ricollocazione del 30% del totale dei dipendenti dei due centri direzionali, e 24 mesi di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori non ricollocati e un sistema di incentivi all’esodo molto vicino alla proposta avanzata al tavolo della trattativa dalle istituzioni piacentine

1 matrimonio, 118 funerali

La sede amministrativa di Unieuro a Piacenza

“Oggi – ha commentato l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo – si è ottenuto un risultato insperato rispetto al punto di partenza e alla chiusura iniziale manifestata dall’azienda. E’ stato fondamentale mantenere a livello locale la trattativa. Pur in una grave situazione di perdita di posti di lavoro, anche l’importante azione di mediazione delle istituzioni ha consentito – insieme alla responsabilità manifestata dalle parti – di evitare lo scenario peggiore”.

L’annuncio dell’assessore Paparo è arrivato al termine di una lunga giornata che ha visto prima la sigla in Provincia del verbale di incontro (che ha sancito di fatto l’intesa sulla vertenza che coinvolge i lavoratori di Unieuro) e poi l’approvazione dello stesso accordo da parte dell’assemblea dei lavoratori. L’accordo prevede il salvataggio del magazzino piacentino (su cui il Comune di Piacenza avvierà un confronto per un possibile sviluppo), la ricollocazione del 30% del totale dei dipendenti dei due centri direzionali (si ricorda che i lavoratori dei centri direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba ritenuti in esubero sono complessivamente 188: di questi 118 solo a Piacenza) e 24 mesi di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori non ricollocati. L’accordo prevede inoltre un sistema di incentivi all’esodo molto vicino alla proposta avanzata al tavolo della trattativa dalle istituzioni piacentine.

La crisi, lo si ricorda, si era aperta con il sì all’accordo tra le società Dixons e Sgm per l’acquisizione da parte di Sgm-Marco Polo Expert della catena Unieuro (con la conseguente chiusura delle due sedi dell’azienda a Piacenza e Monticello d’Alba).

L’incontro decisivo di questa mattina – che ha visto seduti intorno allo stesso tavolo Provincia, Comune di Piacenza, rappresentanti dell’azienda e parti sociali – è stato l’ultimo di una lunga serie di riunioni che si sono susseguite nelle scorse settimane.

 

Fonte: PiacenzaSera

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Unieuro, c’è l’ipotesi di accordo. Adesso parola ai lavoratori

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Dopo quasi tre ore di trattativa che ha fatto seguito ai numerosi incontri delle scorse settimane, sembra finalmente arrivata l’intesa per quanto riguarda la vertenza aperta dalla decisione di Unieuro di chiudere le sedi direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba. La base dell’accordo prevede il “salvataggio” del magazzino piacentino e una trentina dei 188 colletti bianchi [ndr: impiegati] iritenuti in esubero, 118 dei quali a Piacenza. Per gli altri cassa integrazione straordinaria a partire dal 1° maggio 2014, oltre a un sistema di incentivi economici all’esodo. Proprio questo era l’ultimo nodo da sciogliere, questa mattina i vertici societari e della nuova controllante Sgm hanno parzialmente accolto le richieste dei sindacati e delle istituzioni piacentine.

La bozza di intesa sarà sottoposta all’assemblea di un personale che si riunirà questo pomeriggio e che sarà chiamata a dare l’ok definitivo.

Unieuro, incontro-chiave: l’azienda risponde sugli incentivi
Ruota tutta attorno alla risposta che azienda e nuova proprietà daranno oggi alla richiesta di incentivi per i lavoratori in esubero la conclusione della trattativa sindacale sul caso Unieuro. La dirigenza nella scorsa settimana si era presa qualche giorno di tempo per valutare assieme alla nuova proprietaria Sgm l’ipotesi di accordo avanzata dai sindacati con la mediazione della Provincia: accettata non senza amarezza la decisione di chiudere le sedi direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba e fatti digerire tra mille mal di pancia al personale due anni di cassa integrazione straordinaria a partire dal prossimo primo maggio, resta da sciogliere il nodo legato agli incentivi all’esodo per chi sarà licenziato. L’ipotesi sul tavolo è inferiore alle richieste iniziali dei dipendenti, ma superiore a quanto preventivato da Unieuro, che ci ha voluto riflettere per qualche giorno. Oggi il responso nel corso del summit decisivo.
Sono 118 i piacentini a rischio, a cui se ne sommano 70 piemontesi: solo una trentina sarebbe salvata per essere impiegata nella nuova sede di Forlì.

Fonte: La Libertà

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La Libertà: “Unieuro, ok dell’assemblea alla cassa integrazione. Resta il nodo-incentivi”

I lavoratori che verranno licenziati hanno dato l’ok alla proposta della provincia sugli incentivi che ciascun lavoratore dovrà ricevere quando verrà licenziato, visto che la nuova controllante SGM è irremovibile sulla volontà di chiudere la sede Piacentina e quella di Monticello d’Alba. Resta appunto da capire se SGM sarà d’accordo o meno con questa proposta. La trattativa verrà riaperta il 10 Dicembre.

 

Articolo e video tratto da La Libertà:

L’assemblea del personale di Unieuro ha dato il via libera alla mediazione della Provincia relativamente alla questione ancora in sospeso nella vertenza aperta dalla decisione dell’azienda e della nuova controllante Sgm di chiudere le sedi direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba: si tratta del nodo sugli incentivi che ciascun lavoratore dovrà ricevere quando sarà licenziato. Le parti si rivedranno martedì prossimo, quando la dirigenza aziendale avrà avuto la risposta dal gruppo che da qualche giorno è diventato il nuovo proprietario.

Un’intesa appare invece raggiunta per quanto riguarda il trattamento per i 188 lavoratori interessati dall’operazione, tra cui 118 piacentini: per 33 c’è la possibilità di essere ricollocati direttamente nella sede Sgm di Forlì, altri 4 potrebbero essere dirottati al comparto logistico che a Piacenza resterà attivo mentre per altri 30 si potrebbe profilare l’impiego nella cooperativa che si occupa del movimento merci proprio nel magazzino. Un’ipotesi, quest’ultima, che appare solo teorica, visto che in assemblea nessuno degli impiegati si è detto disposto ad essere ricollocato come operaio. Per tutti ci sono 24 mesi di cassa integrazione straordinaria a partire dal primo maggio 2014, quando scadrà il contratto di solidarietà attualmente in corso. Chi se ne vorrà andare entro la fine del prossimo anno potrà contare su un incentivo extra.

A questo punto si attende la riunione di martedì in Provincia, quando i sindacati e le istituzioni locali ascolteranno la risposta che arriverà dai vertici societari.

 

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Audiointervista ai lavoratori Unieuro

Unieuro, vertice fiume e nessuna risposta. “Salvate l’occupazione”

piacenza24

 

Piacenza – AGGIORNAMENTO – Alla fine nulla di fatto o quasi. Dopo ore di tavolo di confronto tra le parti, è emerso soltanto che i vertici aziendali di Unieuro, con sindacati e istituzioni, si impegneranno a “salvaguardare una decina di posti di lavoro”. Queste le uniche dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato della Sgm, controllante di Unieuro e Marco Polo Expert, Andrea Scozzoli. Comprensibile lo scoramento dei 200 lavoratori che rischiano il posto, alla fine della giornata odierna, che avevano prima manifestato e poi atteso per l’intera giornata davanti al palazzo della Provincia, molti arrivati anche da Monticello d’Alba, altra sede del gruppo per la quale sono stati previsti esuberi. Tutto rinviato, quindi, al prossimo incontro che si terrà, presumibilmente a Roma, come ha auspicato anche la parlamentare piacentina del Pd, Paola De Micheli.

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E’ in corso nella sede della Provincia di via Mazzini l’ennesimo vertice sulla vertenza Unieuro. Una vicenda che vede protagonisti circa 200 lavoratori a rischio esubero: sono i dipendenti degli uffici piacentini e di Monticello d’Alba in provincia di Cuneo che questa mattina si sono ritrovati davanti alla sede della Provincia per far sentire tutto il loro disappunto e la loro preoccupazione. All’origine della vicenda l’unificazione tra Unieuro e Marcopolo Expert sotto la controllante Sgm: una trasformazione che vedrebbe in qualche modo la concentrazione delle operazioni a Forlì dove i dipendenti piacentini e piemontesi sono stati invitati a trasferirsi. “Ma spostarsi a Forlì non è una passeggiata per noi, abbiamo famiglia, figli, le nostre mogli hanno a loro volta un lavoro. Non è questo il modo per chiudere la questione” spiega Michele Corradi, un lavoratore piacentino.

“Noi vogliamo mantenere il nostro lavoro, o al massimo essere ricollocati in altre aziende. Se Forlì non è la soluzione, non è la strada giusta nemmeno la cassa integrazione perché si tratta di soldi che non provengono da Sgm ma dalle casse dello Stato”.

“Non hanno voluto fare una fusione perché questa soluzione avrebbe previsto un confronto tra le professionalità di Piacenza, Forlì e Monticello. Hanno scelto di costituire una holding per poterci licenziare tutti senza fare domande” chiosa Michele. “E invece le domande le vogliamo porre: perché a Piacenza spostano la logistica ma non possono mantenere gli uffici? Visto che gli uffici che sono sopra il magazzino sono vuoti perché non pensano che gli uffici di Piacenza potrebbero essere allo stesso livello di quelli di Forlì? Domande che poniamo noi ma che possono porre anche i lavoratori di Monticello”.

“Anche noi saremo licenziati dal 30 aprile 2014 con la possibilità di cassa integrazione e mobilità – spiega Francesca Crivellari lavoratrice degli uffici di Monticello d’Alba – però noi vogliamo solo mantenere il posto di lavoro. Siamo in 60 a rischio esubero e in più abbiamo l’aggravante che rispetto a Piacenza siamo un piccolo paesino dove le possibilità di riciclarci sono molto minori”

 

Fonte: Piacenza24

 

 

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La Libertà: “Unieuro, incontro fiume: si cerca di salvare alcune decine di posti”

protesta lavoratori unieuro

Per adesso l’unica certezza che arriva dall’incontro fiume sulla vertenza Unieuro è che oggi non arriverà nessuna decisione definitiva. Da questa mattina alle 9.30 la dirigenza aziendale, compreso il nuovo amministratore delegato Andrea Scozzoli (uomo della nuova controllante Sgm), è impegnata in un serrato confronto con i sindacati di categoria e le istituzioni locali. “Si sta lavorando per cercare di salvare qualche decina di posti di lavoro e per un adeguato sistema di incentivi per gli altri”, sono le uniche parole dei protagonisti. Il confronto prosegue in un clima tutto sommato sereno, ma le parti non paiono ancora vicine.

UNIEURO, LA PROTESTA DEI LAVORATORI SOTTO LA PROVINCIA – Sono circa 150 le persone che da questa mattina sono in presidio sotto la sede della Provincia in via Mazzini: si tratta dei lavoratori Unieuro, che hanno voluto accogliere con cartelli e cori i rappresentanti aziendali impegnati in un incontro con istituzioni e sindacati per discutere dell’annunciata chiusura della sede direzionale piacentina e di Monticello d’Alba. “Lasciare a casa 200 persone salva Unieuro. Ma chi le salva 200 famiglie?”, si legge su un cartello.

IL MINISTRO ZANONATO DELUDE I LAVORATORI – I lavoratori piacentini della sede direzionale di Unieuro conosceranno questa mattina il proprio destino, sperando in un colpo di scena che al momento non pare all’orizzonte. I rappresentanti aziendali e quelli della nuova controllante Sgm, infatti, questa mattina incontreranno in Provincia i sindacati e le istituzioni locali, con l’obiettivo di definire finalmente la vertenza legata all’annunciata decisione di chiudere le sedi amministrative di Piacenza e Monticello d’Alba, con 200 dipendenti in esubero, 118 dei quali nella nostra città.

Il personale ha respinto la proposta aziendale di 24 mesi di cassa integrazione straordinaria a partire dal prossimo primo maggio, accompagnati da un sistema di incentivi all’esodo per chi vuole accedere alla mobilità volontaria. “Vogliamo mantenere il nostro posto”, ha detto la maggioranza del personale, che confidava molto nell’incontro in programma ieri sera con il ministro Flavio Zanonato, a Piacenza per una iniziativa del Pd in vista delle Primarie di domenica. Per molti, però, le aspettative sono andate deluse: “L’azienda ha attivato la procedura per la cassa integrazione, questo mi pare un buon punto di partenza – ha detto Zanonato ai delegati Unieuro – in ogni caso ci impegneremo per difendere al massimo l’occupazione”. Parole che a tanti non sono piaciute, tanto che la Filcams-Cgil ha abbandonato la sala: “Il ministro doveva dirci come si stanno muovendo per salvare dei posti di lavoro – ha attaccato Giuliano Zuavi – non annunciare come novità interessante una cassa integrazione che abbiamo già respinto e che l’azienda vuole, ovviamente, mettere in campo per disfarsi dei dipendenti il prima possibile”.

COMUNICATO STAMPA PAOLA DE MICHELI (PD)

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PiacenzaSera: “Unieuro, incontro in Provincia. Il presidio dei lavoratori FOTO”

Dopo l’incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato di ieri sera, stamane è in calendario un altro momento importante per la definizione del futuro dei lavoratori di Unieuro. In Provincia l’assessore al lavoro Andrea Paparo incontrerà, a porte chiuse, i rappresentanti sindacali e quelli dell’azienda. In foto alcune immagini del presidio dei lavoratori di fronte agli uffici della Provincia. A BREVE AGGIORNAMENTI

Paola De Micheli (Pd): “Ministro Zanonato sul caso Unieuro disponibile ad aprire tavolo nazionale”

“Dopo la sua visita a Piacenza, il ministro per le Attività Produttive Flavio Zanonato mi ha confermato la piena disponibilità ad aprire un tavolo nazionale sulla vicenda Unieuro e ad incontrare i lavoratori che rischiano il posto a seguito dell’accordo con Marcopolo Expert”. Lo afferma la vicecapogruppo vicario alla Camera del Partito Democratico Paola De Micheli, che nelle settimane passate aveva presentato un’interrogazione parlamentare ad hoc.

“Come sostenuto di fronte ai lavoratori – aggiunge la De Micheli – invitati all’incontro, Zanonato mi ha ribadito lo sforzo del suo Ministero per la tutela dell’occupazione e per creare le condizioni perchè non vi sia un impoverimento produttivo del territorio”.

“E’ del tutto comprensibile che i lavoratori, che stanno vivendo una condizione drammatica, attendano risposte certe e che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e della cassa integrazione possa essere considerata una soluzione soltanto provvisoria. Sono certa altresì – conclude – che i sindacati sapranno cogliere la disponibilità fornita dal Ministro per un incontro a Roma per affrontare nel dettaglio, insieme ai tecnici del suo dicastero, le azioni concrete per superare positivamente questa crisi”.

 

Fonte: PiacenzaSera

I lavoratori
lavoratori fuori dalla Provincia
I lavoratori
Strada gremita da lavoratori
Lavoratori
Lavoratori
I lavoratori sensibilizzano la cittadinanza
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MilanoFinanza: Troppi rischi, Dixon lascia l’Italia

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Volantino Unieuro

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